Ripensando allo “scandalo” del cartello trovato nel parcheggio a Milano …
1) Credo che nel 2017 ci si debba accorgere delle esigenze di TUTTI.
2) Certe brutte offese non si devono usare: non mi piace sentire la parola handicappato, forse possiamo dire diversamente abile o meglio comunque abile?
E’ un problema di cultura: il non essere consapevoli che quei “due metri” per una persona disabile sono una montagna da scalare, è più grave di aver parcheggiato scorrettamente.
3) Sarebbe bello se TUTTI, almeno una volta nella vita, si trovassero ad avere un qualche “limite”, più o meno grave. Solo così si può capire come chi legge si sente … solo toccando con mano determinate situazioni si diventa sensibili alle stesse.
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1804207196274780&id=464256556936524
4) La sensibilizzazione deve a mio parere partire dalle SCUOLE, fin dai primi anni di apprendimento.
5) Solo portando avanti le proprie idee, ognuno di noi può far capire agli altri che essendo più attenti al nostro prossimo miglioriamo anche noi stessi.
6) Miglioreremo in che cosa? – mi chiederete – 😀 #andrearisponde: beh … è questione di civiltà; migliorarsi sia come uomini che da cittadini.
7) L’Accessibilità non è un regalo per i più svantaggiati ma condizione necessaria della civiltà giuridica in quanto le situazioni mutano.
Non scrivo in modo polemico: esprimo la mia opinione solo perché credo che possa essere condivisa.
Stesso pensiero vale per il “Genio” di Bergamo che ha parcheggiato la sua Corvette in modo molto scorretto, occupando due posti riservati a persone disabili.
Spero che col passar del tempo chi compie questi atti, ledendo anche con parole, la dignità della persona, si possa accorgere del danno causato e lo comprenda fino in fondo l’errore.
No comment!
Buona serata a tutti voi
Andrea Mucci
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