Ciao Amici,
se devo fare un bilancio di questi anni di impegno sul tema dell’abbattimento delle “Barriere Architettoniche” nella nostra città, impegno nato già prima del presente Blog, posso dire che non ho avuto solo un confronto con cari amici, familiari e conoscenti, ma spesso anche con le Istituzioni del Comune di Firenze e non solo …
Mi sono fatto avanti tramite richieste di colloquio e ho avuto la possibilità di confrontarmi con assessori, responsabili della comunicazione fino al nostro Sindaco.
Devo oggi constatare che, sebbene le Istituzioni fiorentine si siano sempre dimostrate disponibili al confronto e attente nell’ascolto, ad oggi le richieste formulate di abbattimento barriere non hanno conseguito risultati concreti.
I progetti e i propositi non hanno ancora dato reali frutti.
Basti pensare per tutti alla segnalazione di A.B.A. fatta più di un anno e mezzo fa da parte mia e di varie associazioni e ripetuta nel tempo relativa a mancanza di scivolo a fine strisce pedonali del marciapiede sulla via G. D’Annunzio a pochi passi dall’ingresso del Presidio ASL 10, centro anche di riabilitazione.
Dal Comune nell’ottobre 2017 nel caso specifico mi è stato risposto che “non è stata completata la procedura necessaria per iniziare i lavori”.
Non so quando questi lavori potranno iniziare, ma conosco bene i problemi cui vanno incontro ogni giorno le persone con difficoltà motorie di fronte a quel marciapiede, costretti a percorrere con la carrozzina la trafficata via D’Annunzio contro senso, incontro alle auto, fino all’ingresso del Presidio: così da anni!
Non è giustificabile tutta la burocrazia vigente che di fatto frena se non paralizza un rinnovamento, mantenendo così una condizione di continua violazione della nostra Costituzione Italiana che sancisce la pari dignità sociale di tutti i cittadini, il diritto di libera circolazione degli stessi e riconosce compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitano di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini.
La stessa legge regionale 60/2017 del 18 ottobre 2017 contenente “Disposizioni generali sui diritti e le politiche per le persone con disabilità” non introduce alcuna novità sulle questioni delle barriere architettoniche, enunciando all’art. 15 una generica “eliminazione delle barriere all’accessibilità” senza nulla dire circa snellimento e semplificazione delle procedure: amaro constatare che su questo punto nessun passo – non coraggioso, ma doveroso – è stato fatto.
In poche parole e in concreto là dove c’è una barriera banale per alcuni cittadini ma insormontabile per altri, la cui eliminazione richiederebbe in pratica qualche colpo di piccone, non si può ancora nel 2017 gestire con la prassi dei tempi immemorabili e dei rinvii in forza di procedure che non rispondono alle esigenze e ai diritti dei cittadini.
Barriere mentali, culturali e procedurali ancor oggi paralizzano in questo campo la nostra città.
A Firenze d’altra parte resta visibile a tutti il tipico “quadretto-stradale” (strada dissestata e magari … bici appesa a un palo, marciapiede alto, scivolo occupato da autovettura).
Sarebbe importante che le istituzioni e la cittadinanza comprendessero che questa non è solo una problematica ristretta al gruppo dei diversamente abili, in quanto nella vita quotidiana di ognuno le situazioni possono mutare in qualsiasi momento e quindi l’attenzione a certe situazioni e problematiche non è una concessione per i più svantaggiati ma una garanzia per tutti i cittadini.
Non si può pretendere sensibilità e attenzione da parte della cittadinanza sul problema della disabilità (vedi campagna di sensibilizzazione #MOLLALOSCIVOLO) se le Istituzioni per prime non danno un alto esempio.
Per Firenze e per il suo territorio potrebbe essere un’occasione per presentarsi in campo nazionale e internazionale come modello di civiltà e di modernità. Magari
in un futuro prossimo essere prima sul versante dell’ abbattimento delle “Barriere Architettoniche”, quale futuro parametro fra gli altri di misura della qualità della vita nelle nostre città.
#ControOgniBarriera
#MOLLALOSCIVOLO
Buona serata a tutti,
Andrea Mucci
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