La cattedrale attraverso una rampa consente l’ingresso a chiunque voglia ammirarne le bellezze
Nel mio viaggio in Sicilia a fine giugno, talvolta anche con qualche difficoltà in tema di accessibilità, una delle più suggestive scoperte è stato il duomo di Siracusa, nel cuore dell’isola di Ortigia.

Cattedrale affascinante per la sua imponenza, il bianco e il sole che dominano la facciata e la scenografia barocca della piazza, l’incontro al suo interno di differenti culture e civiltà: greca, bizantina, araba, normanna…, con i suoi oltre duemila anni di storia. Si rimane senza fiato alla vista delle ben conservate colonne doriche del tempio greco parzialmente inglobate nelle successive strutture laterali del duomo. Un gioiello da non perdere.

Quello però su cui mi voglio soffermare è l’accessibilità della cattedrale. Già nel 2013 infatti, anno di inizio dei lavori di restauro – oggi quasi ultimati – una delle prime preoccupazioni dell’Arcidiocesi e del Comune fu quella di assicurare a tutti l’ingresso al suo interno. La stessa preoccupazione si ebbe anche per la bella Chiesa di Santa Lucia alla Badia, dedicata alla santa patrona della città e situata al lato della folgorante Piazza Duomo.

Complimenti al Comune e all’Arcidiocesi per aver così riaffermato che l’arte è patrimonio di tutti e da tutti deve essere goduta e grazie a Vincenzo della cooperativa Kairòs che con grande competenza e passione accoglie i visitatori della cattedrale.
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Andrea Mucci