Res publica = che appartiene a CIASCUNO DI NOI. Non dimentichiamolo.
Art. 1 – Costituzione Italiana:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.”
Buona Festa della Repubblica a tutti! 🇮🇹
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La Classe 3a Media della Scuola Santa Marta di Firenze premiata – fra le altre – nel Campionato di Giornalismo ‘Cronisti in Classe Firenze’, XXI edizione promosso da “La Nazione”, per il suo articolo sul tema dell’accessibilità
La foto su “La Nazione” della classe III del S. Marta premiata il 16 maggio al Teatro PucciniLa pagina del Quotidiano “La Nazione” con le premiazioni
Condivido con grande piacere e tanta soddisfazione il Pegaso del consiglio regionale della Toscana oltre all’attestato dell’Ufficio scolastico regionale ricevuti dalla classe III media della Scuola Santa Marta di Firenze con l’articolo sul tema dell’accessibilità. Il merito ai ragazzi di aver richiamato l’attenzione su questo delicato tema, l’impegno verso il quale è termometro della civiltà di un Paese. Bravi!!!
L’articolo su “La Nazione” dei ragazzi della scuola “Santa Marta” per il ‘Quotidiano in Classe’.
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#ControOgniBarriera #MOLLALOSCIVOLO #AccessibileFi #LaNazione #Cronisti in Classe Firenze #accessibilità #barrierefisicheementali #ScuolaSantaMarta #normalitàdellediversità
Il commento del presidente FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) su quanto approvato dall’Esecutivo il 1 maggio sui temi del lavoro per le persone con disabilità
Art. 4.: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto”
Riporto l’interessante e significativo articolo di Vita.it che trattando del primo decreto attuativo della legge delega in materia di disabilità, approvato il 1 maggio dal Governo, analizza nell’occasione le numerose problematicità e barriere, oltre che pregiudizi, che ancora oggi permangono nel nostro Paese circa l’accesso al mondo del lavoro per le persone con disabilità. Occorre infatti in Italia una grande riforma che su questo tema dia finalmente attuazione al nostro Dettato Costituzionale, oltre che un cambiamento culturale che annulli la discrepanza che c’è fra le norme e la realtà.
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Ieri sera alla Parrocchia di Santa Maria a Coverciano per parlare dei temi dell’accessibilità e della disabilità
Con il Clan Archè, gruppo scout Firenze 7
Ieri, 23 aprile, sono stato invitato dal Clan Archè, gruppo scout Firenze 7 per parlare di barriere architettoniche e mentali,… e non solo.
I ragazzi, sia minori che coetanei, sono stati tutti molto interessati e davvero desiderosi di approfondire argomenti attuali e che riguardano TUTTI.
Un momento dell’incontroUn momento dell’incontro
È stato importante parlare ai giovani scout del Firenze 7, che – come tutti i teenagers – sono oggi e saranno domani cittadini maturi e consapevoli: è solo arricchendoli di nuove esperienze che si riesce a far riflettere e far mettere nei panni altrui i giovani.
Interessante e stimolante ascoltare i loro progetti su questi temi!
Col gruppo mi sono sentito incluso, parte di loro, come poche volte. Grazie!
Buona caccia a tutti!
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Auguri di Pace in tutto il mondo e… in tutti i cuori con una poesia di Eduardo de Filippo
Primo Conti (‘Fondazione Primo Conti’ – Fiesole)
Io vulesse truva’ pace (1948)
di Eduardo de Filippo (Napoli, 24 maggio 1900 – Roma, 31 ottobre 1984)
Versione originale
Io vulesse truvà pace; ma na pace senza morte. Una,’mmiez’a tanta porte, s’arapesse pe’ campa’!
S’arapesse na matina, na matin”e primmavera, arrivasse fin”a sera senza di’ : “nzerrate lla” !
Senza sentere cchiu’ ‘a ggente ca te dice: “io faccio…io dico”, senza sentere l’amico ca te vene a cunziglia’
Senza sentere ‘a famiglia ca te dice: “Ma ch’he fatto?” senza scennere cchiu’ a patto cu”a cuscienza e ‘a dignita’.
Senza leggere ‘o giurnale ‘a nutizia ‘mprussiunante, ch’e’ nu guaio pe’ tutte quante e nun tiene che ce fa.
Senza sentere ‘o duttore ca te spiega ‘a malatia ‘a ricetta in farmacia l’onorario ch’he ‘a pava’
Senza sentere stu core ca te parla ‘e Cuncettina Rita, Brigida, Nannina… chesta si’… chell’ata no.
Pecche’ insomma si vuo’ pace e nun sentere cchiu’ niente ‘e ‘a spera’ ca sulamente ven’ ‘a morte a te piglia’?
Io vulesse truvà pace ma ‘na pace senza morte. Una,’mmiez’ a tanta porte s’arapesse pe’ campa’
S’arapesse ‘na matina ‘na matina ‘e primmavera e arrivasse fin’a sera senza di’ “nzerrate la’!”
Traduzione dal napoletano:
Io vorrei trovare pace ma una pace senza morte (vorrei che) una in mezzo a tante porte si aprisse per vivere!
Si aprisse una mattina una mattina di primavera per arrivare fino a sera senza dire: “Chiudete la’!”
Senza ascoltare più la gente che ti dice: “Io faccio, io dico”, senza ascoltare l’amico che pretende di dare consigli
Senza ascoltare la famiglia che ti dice: “Ma che hai fatto?” senza scendere piu’ a patti con la coscienza e la dignita’
Senza leggere sul giornale la notizia impressionante che è un guaio per tutti e non sai come evitarlo.
Senza ascoltare il dottore che ti spiega la malattia la ricetta in farmacia l’onorario da pagare.
Senza ascoltare il cuore che ti parla di Concettina Rita, Brigida, Nannina… questa si…quell’altra no.
Perche, insomma, se vuoi pace e non sentire piu’ nulla devi sperare soltanto che venga la morte a prenderti?
Io vorrei trovare pace ma una pace senza morte (vorrei che) una in mezzo a tante porte si aprisse per vivere!
Si aprisse una mattina una mattina di primavera per arrivare fino alla sera senza dire: “Chiudete la!’”.
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Tutti d’accordo nel rinunciare alla gita scolastica in quanto il bus non è fruibile per il compagno con disabilità
Un bell’esempio di solidarietà e di senso civico che viene da Frigento nel cuore dell’Irpinia che mostra come la nostra Costituzione non deve essere solo un pezzo di carta.
I giovani non solo imparano dagli adulti, ma possono essere anche dei buoni maestri!
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Dopo le segnalazioni dei cittadini, sono ‘fioriti’ alcuni scivoli…
Scivolo in piazza Galileo Ferraris angolo via Giovanni InghiramiScivolo in piazza Galileo Ferraris angolo via Giovanni InghiramiScivolo in via Giovan Battista Amici Scivolo in via Giovan Battista AmiciScivolo in viale Bernardo SegniScivolo in via Masaccio vicino alla Chiesa del Sacro Cuore
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Siate protagonisti e datevi da fare per essere buoni ‘maestri’ in famiglia, con gli amici e nella societàper un mondo migliore
L’articolo su “La Nazione” dei ragazzi della scuola “Santa Marta” per il ‘Quotidiano in Classe’.
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Da leggere l’odissea a Firenze di un cittadino con disabilità alle prese con il suo posto auto ripetutamente occupato
L’articolo su “La Nazione” riporta alla ribalta il delicato tema dei “parcheggi selvaggi”.
L’episodio narrato non è inverosimile, ma si verifica con grande frequenza nelle nostre città e invita tutti a maggiore responsabilità e a combattere la regola del ‘prima io’, ancora tanto diffusa, che rende i luoghi invivibili per tutti: compresi quelli che hanno pratiche scorrete, senza rispetto di leggi e diritti.
L’articolo su “La Nazione” di martedì, 21 febbraio 2023
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Il monologo appassionato dell’artista Roberto Benigni: “[…] la Costituzione non si scorda di nessuno. […] È un sogno […]” che tutti noi siamo chiamati a realizzare
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La mia intervista su “Luce!” allo psicologo psicoterapeuta Jacopo Casiraghi, autore del delicato libro “Lupo racconta la SMA. Favole per bambini, ragazzi e genitori sul mondo dell’Atrofia Muscolare Spinale.”:
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Riporto l’interessante articolo di Elena Marmugi su “La Nazione” che richiama l’attenzione sull’importanza della diffusione della LIS (Lingua Italiana dei Segni) all’interno di attività e servizi per la comunità e dà spazio a una lodevole iniziativa: https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/farmacia-accessibile-lis-1.8389241.
Un inizio che fa ben sperare…
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L’augurio per il nuovo anno con le parole del Presidente Mattarella
Il Presidente della Repubblica durante il Messaggio di Fine Anno
Ieri, 31 dicembre 2022, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ribadito – nel suo discorso di fine anno di ampio significato – anche il tema e il valore del riconoscimento dei diritti. Proprio con queste parole: “[…] Ci guida ancora la Costituzione, laddove prescrive che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che ledono i diritti delle persone, la loro piena realizzazione. Senza distinzioni. […]”.
Mi auguro che sempre più barriere fisiche e mentali vengano abbattute con fatti concreti nelle nostre città e che il rispetto per la Persona, non guardando alla sua condizione, ma alla sua dignità venga riconosciuto e osservato non solo nei giorni sanciti dalle Giornate Internazionali, ma in ogni momento dell’anno.
Buon 2023 a tutti!
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Che sia per tutti un Natale ricco di cose che contano.
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Ancora una volta il Capo dello Stato ricorda il valore della Persona da porre al centro e a cui portare sempre rispetto, guardando a questa e non alla sua condizione
La persona al centro
Ecco il prezioso e significativo messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ieri, 3 dicembre 2022, in occasione della ‘Giornata Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità’. Sarebbe fondamentale che noi tutti cittadini, gli amministratori, i politici, i tecnici facessimo nostro… tutti i giorni dell’anno.
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Si chiama “Percorso Pompei Per Tutti” ed è un percorso da piazza Anfiteatro che si estende fino al Santuario di Venere (più di 3,5 km) fruibile anche dalle persone con difficoltà di movimento e oggi si è arricchito con la possibilità di visitare la Villa di Diomede e la Casa dei Dioscuri, aperte e rese accessibilia tutti
La città di Pompei
Grande attenzione dunque ai temi dell’accessibilità e dell’inclusionea Pompei, che oltre a dare un segno di civiltà all’altezza del suo patrimonio si pone come modello ed esempio per tanti siti e centri museali del nostro Paese.
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Una disamina della redazione di “Vita” sul vivere oggi con disabilità
Non si vede solo con gli occhi
Ecco un bell’articolo di “Vita” circa le difficoltà da affrontare, i bisogni e i sogni delle persone con disabilità. Una dettagliata analisi che apre in particolare una finestra sulla realtà delle persone con sordocecità, attraverso le interviste a Francesco Mercurio, presidente del Comitato delle persone sordocieche della Fondazione Lega del Filo d’Oro e a Patrizia Ceccarani, direttore Tecnico Scientifico della Fondazione.
Per leggere il pezzo cliccare su “Vita”, evidenziato in blu.
E’ indispensabile pensare, esprimersi e nominare ogni individuo ponendolo sempre al centro, tanto più se ci sono delle difficoltà. Non per pietismo o buonismo, ma con l’intenzione di rispettare sempre la dignità umana e di riconoscere i diritti, mancati spesso (senza ragione) di queste persone.
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Tante quelle a Firenze che reclamano la rimozione per una città moderna e vivibile
La nostra città, apprezzata nel mondo per le bellezze naturali, la storia, l’arte, deve fare ancora molta strada sui temi della sostenibilità, accessibilità e abbattimento barriere architettoniche, nonostante il premio ‘Città accessibile 2021’ della Commissione Europea. Nel nostro Paese, infatti, non abbiamo ancora fatto propria una cultura dell’accessibilità, prioritaria in quanto legata alla cessazione di quotidiane violazioni alla nostra Costituzione, che garantisce a tutti i cittadini la pari dignità sociale e uguaglianza, la rimozione di ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e il diritto per tutti di libera circolazione.
A Firenze – come in tante città italiane – molte sono ancora le problematiche su questo tema e non solo per vincoli dovuti all’antica origine. Nonostante gli sforzi dell’amministrazione, non c’è ancora una pratica consolidata di pronta eliminazione delle barriere che, quando rilevate, devono essere abbattute di certo oggi, e non domani. Uno scivolo ad un marciapiede – la cui mancanza è la barriera più ricorrente, insormontabile e insidiosa – richiede poco lavoro, ma attualmente le procedure sono inaccettabilmente lunghe.
Purtroppo ancora oggi permane una burocrazia che in Italia uccide i diritti e non è d’esempio per cittadini a volte privi di senso civico: pensiamo alle soste selvagge…
Camminando per la città è facile notare l’assenza– non rara – di scivoli sui marciapiedi antistanti le strisce zebrate. In alcuni casi, poi, lo scivolo è solo da un lato della strada, di conseguenza chi è in carrozzina, giunto al lato opposto, non sale e resta pericolosamente sulla carreggiata. Dobbiamo quindi riconoscere che ancora nel 2022 nelle nostre città un lavoro semplice come fare “l’invito” ad un marciapiede è un’impresa problematica.
Marciapiedi senza scivoli nel centro storico della nostra città
Se poi ci inoltriamo nelle più importanti strade commerciali – ad esempio via Gioberti – o nel centro storico ci accorgiamo che in moltissimi negozi l’accesso presenta uno scalino che non a tutti consente l’ingresso.
Da domandarsi è poi quando in città avremo tutti i monumenti e le chiese accessibili. Se finalmente è praticabile per tutti il loggiato della S.S. Annunziata per entrare in chiesa o dirigersi in piazza San Marco, in quest’ultima non entrerà nella basilica chi si muove in carrozzina. Ancora a Firenze abbiamo musei ed edifici pubblici non accessibili a tutti.
Nel nostro territorio sono poi presenti opere che non permettono a tutti la fruizione: esempio è il sottopasso ferroviario del cavalcavia di Piazza Alberti.
Altro grosso tema è quello della manutenzione stradale: in particolare nel centro le buche nel ciottolato costituiscono un pericolo anche per le ruote di un ausilio e non solo in piazza Brunelleschi.
Chiara è poi la rarità di semafori ‘intelligenti‘.
Ben insegnano soprattutto le città del nord Europa a progettisti, tecnici e politici quelle urbanistiche che rendono le città non discriminanti e concretamente sostenibili.
Striscia zebrata priva di scivolo in via Ciro Menotti
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In conclusione l’intenzione e l’attenzione collettiva possono eliminare le barriere nel nostro Paese!
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La cattedrale attraverso una rampa consente l’ingresso a chiunque voglia ammirarne le bellezze
Nel mio viaggio in Sicilia a fine giugno, talvolta anche con qualche difficoltà in tema di accessibilità, una delle più suggestive scoperte è stato il duomodi Siracusa, nel cuore dell’isola di Ortigia.
Una veduta della cattedrale di Siracusa in Ortigia
Cattedrale affascinante per la sua imponenza, il bianco e il sole che dominano la facciata e la scenografia barocca della piazza, l’incontro al suo interno di differenti culture e civiltà: greca, bizantina, araba, normanna…, con i suoi oltre duemila anni di storia. Si rimane senza fiato alla vista delle ben conservate colonne doriche del tempio greco parzialmente inglobate nelle successive strutture laterali del duomo. Un gioiello da non perdere.
Un primo piano delle colonne
Quello però su cui mi voglio soffermare è l’accessibilità della cattedrale. Già nel 2013 infatti, anno di inizio dei lavori di restauro – oggi quasi ultimati – una delle prime preoccupazioni dell’Arcidiocesi e del Comune fu quella di assicurare a tutti l’ingresso al suo interno. La stessa preoccupazione si ebbe anche per la bella Chiesa di Santa Lucia alla Badia, dedicata alla santa patrona della città e situata al lato della folgorante Piazza Duomo.
La facciata del duomo di Siracusa
Complimenti al Comune e all’Arcidiocesi per aver così riaffermato che l’arte è patrimonio di tutti e da tutti deve essere goduta e grazie a Vincenzo della cooperativa Kairòs che con grande competenza e passione accoglie i visitatori della cattedrale.
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“Circa la mia esperienza su questo tema, premetto subito che mi sono laureato in ‘Scienze Umanistiche Per la Comunicazione a Firenze’ e questa università non si trova nel polo di Novoli ma le sedi sono in centro: la principale è quella di via Laura ed è accessibile, come per lo più accessibile all’interno è la sede di via Gino Capponi. In via San Gallo invece ricordo che per dare un esame il professore è sceso a piano terra.
Devo dire però che non ho avuto particolari problemi nelle sedi del centro città (se non sporadici dati dal temporaneo non funzionamento di ascensori, o montascale) ma c’è da sottolineare che muovendomi con due quadripodi e quindi riuscendo a fare anche gli scalini se ve ne è necessità, ho una situazione ben diversa da persone che stanno sempre sedute su una carrozzina, per le quali le barriere quando ci sono diventano insormontabili e che quindi possono aver trovato anche in queste sedi universitarie difficoltà ben diverse. Sottolineo a tal proposito la vitale importanza che ha e deve sempre avere la costante manutenzione degli impianti che permettono l’utilizzo degli spazi pubblici a chi può avere difficoltà.
Proprio perché ancora non c’è una cultura dell’accessibilità nei nostri centri e non si capisce quanto il tema incida sulla Vivibilità, Sicurezza e Libertà dei cittadini, da anni sto portando avanti il Progetto #MOLLALOSCIVOLO, una Campagna volta a sensibilizzare cittadini e Istituzioni sull’importanza di abbattere le barriere architettoniche nelle nostre città e non crearne di nuove, perché alla base ci sono innanzitutto barriere mentali.
Tengo a dire che il tema dell’accessibilità non lo dobbiamo vedere solo come legato a chi si muove con ausili, ma riguarda tutti: le barriere, come ad esempio uno scivolo mancante su un marciapiede, possono minare la libertà e la sicurezza non solo a chi ha disabilità motorie o visive, ma anche alla mamma col passeggino, al lavoratore con carrello merci, o chi per un breve periodo per un infortunio ha necessità di muoversi con un ausilio; come l’auto posteggiata davanti a uno scivolo di fronte alle strisce – vera e propria barriera – impedisce di muoversi in sicurezza anche al bambino di cui copre la visuale.
L’accessibilità – la cui cultura stenta ad affermarsi nel nostro Paese – è per tutti ed è a garanzia della libertà e della sicurezza. Per questo ognuno deve fare la sua parte: le Amministrazioni in primis, ma anche ogni cittadino, collaborando tutti insiemre per rendere i nostri spazi sempre più fruibili.
Con il mio sito web (www.mollaloscivolo.com) tengo alta l’attenzione su questo tema e raccolgo le segnalazioni dei cittadini per abbattere le barriere architettomniche a Firenze e non solo.
Molto tutti noi possiamo fare, innanzitutto con buone pratiche e le Amministrazioni cxon l’attenzione costante al problema e l’intenzione e l’impegno concreto a risolverlo.
Dal 2019 sono anche Consigliere di Quartiere 2: vivo questo ruolo come un servizio per la mia città e per la collettività.”
Grazie a “Controradio” per l’ospitalità!
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Buona Festa della Repubblica a tutti nel rispetto sempre dei principi della nostra Costituzione
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Tutti possiamo cooperare per rendere le città (Firenze enon solo…) più vivibili: ecco come fare…
Il link e le pagine su cui segnalare
Inviate segnalazioni di barriere architettoniche (scivoli mancanti, assenza di rampe, ecc.) presenti nelle nostre città (foto della barriera e didascalia – ossia ubicazione – dell’ostacolo) sulla pagina Facebook “Contro Ogni Barriera – Una Città Per Tutti” o su quella di Twitter “Contro Ogni Barriera @AccessibileFi”.
Potete anche farlo inviando messaggi diretti su www.mollaloscivolo.com dopo esservi iscritti inserendo nello spazio “Segui il blog via email” il vostro indirizzo di posta elettronica e confermando l’email che riceverete.
Iscrivendovi potrete ricevere gli aggiornamenti!
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Buona Pasqua nella speranza e nell’attesa di pace per tutti!
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Un’illuminante lettera apparsa sul settimanale “F” dell’8 marzo 2022 richiama l’attenzione sulla gravità delle barriere multisensoriali nei musei italianie sulla inderogabile esigenza di abbatterle
‘Vedere’ con il tocco
Mi piace riportare una bella lettera di un’archeologa sul settimanale “F” che sottolinea quanto sia indispensabile un approccio multisensoriale all’arte e come questo dovrebbe essere abbracciato dalla totalità dei musei – nella nostra città e nel nostro Paese – per una cultura accessibile (ossia per tutti), rispondendo al carattere universale e di civiltà che è proprio dell’arte. Il breve scritto di Giovanna fa anche riferimento al Museo Tattile Statale Omero (non perdete davvero l’occasione per visitare il sito) il cui fondatore ha sempre affermato che dire a un non vedente di non toccare è uguale a dire a chi vede di non poter guardare.
La pagina del settimanale “F” dell’8 marzo 2022 con lettera e risposta
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Oggi si è tenuta a Pechino la cerimonia di aperturadelle Paralimpiadi invernali
Una bandiera italiana
Un grande in bocca al lupo agli atleti azzurri che parteciperanno, sperando che si affermino quanto prima in tutto il mondo quei valori che sempre hanno animato lo sport quali il rispetto per l’altro, il rispetto delle regole, il fairplay, la lealtà e la responsabilità.
La condivisione, la pace e la piena integrazione devono essere alla base del nostro presente e della costruzione del futuro e gli atleti paralimpici dei 46 paesi partecipanti portano al mondo intero questo messaggio con il loro grande impegno e la loro esemplare tenacia.
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Per il Presidente Sergio Mattarella impegno comune e responsabilità devono guidare istituzioni e cittadini per un’Italia più giusta e più moderna
Le frecce tricolori sopra l’Altare della Patria
Giornata significativa quella di oggi per la storia della nostra Repubblica. Per il nostro Presidente Sergio Mattarella è iniziato il secondo settenato. Nel suo discorso di insediamento, di profonda analisi e piena attenzione a tutti i temi della vita istituzionale e civile del Paese, il Presidente ha disegnato l’Italia da iniziare a costruire per il dopo emergenza: l’Italia in cui rimuovere gli ostacoli in nome dell’unità, dei diritti di tutti e della dignità sociale: “la dignità, dunque, come pietra angolare del nostro impegno, della nostra passione civile”, perchè – ricordando le parole del presidente del Parlamento Europeo David Sassoli – “la speranza siamo noi”.
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“La vita è fatta a scale, c’è chi scende e c’è chi sale” diceva mio nonno. Ma non tutti i gradini sono uguali, e non tutti sono uguali nel salire o scendere i gradini. Chi cammina con le gambe, certi gradini non li vede nemmeno. Ma se devi muoverti in città con la carrozzina, ogni gradino diventa una difficoltà, se non un vero ostacolo. Bisognerebbe sedersi su una carrozzina e andare in giro per la città. Ogni cosa diventa più chiara, se la sperimentiamo direttamente. Infatti, quando si vive sulla propria pelle l’ingiustizia di questi “ostacoli”, si può sentire con forza la necessità di fare qualcosa di concreto, per contribuire a creare una “cultura del diritto all’accessibilità per tutti i cittadini”. Anche la nobile virtù dell’ immedesimazione può fare molto. Possiamo provare a leggere la città come se fosse un libro, mettendosi nei panni di chi deve percorrerla sopra una carrozzina.
Le parole piene di verità dello scrittore Marco Vichi per il Calendario 2022 de La Nazione.
Per una maggiore consapevolezza a garanzia di tutti.
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Un pensiero sull’anno trascorso e l’auspicio per il 2022
Il Presidente Sergio Mattarella
Un ringraziamento al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha contribuito a rendere il volto dell’Italia “creativo, laborioso e solidale” – ricordato ieri nel discorso di Fine Anno – nella difficile emergenza che stiamo vivendo, con la speranza che sempre di più sia vivo in tutti noi il comune sentire e la voglia di essere protagonisti – tutti – del nostro presente comunitario.
Auguri di Buon Anno al nostro Presidente e a tutti gli italiani con l’orgoglio di appartenere a questo Paese!
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Il 29/11/2021 ricevuta a Roma l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana”
Grato dell’onorificenza conferitami “per il fantasioso contributo nella promozione della cultura dell’accessibilità”: un riconoscimento a questo tema che il nostro Presidente Sergio Mattarella costantemente promuove e sostiene insieme alla salvaguardia dei diritti umani e civili di tutti e alla normalità della diversità.
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Lasciare fuori una persona in carrozzina – il rappresentante di Israele – è sintomo di inciviltà e ci porta a pensare che ancora sul tema dell’accessibilità e dell’abbattimento delle barriere mentali ci sia un grande lavoro da compiere.
Grave è che questo avvenga anche in occasioni così importanti a livello internazionale in cui è fondamentale trasmettere un messaggio concreto di inclusione e di rispetto per l’uomo e l’ambiente.
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Le novità legislative di modifica al “Codice della Strada” richiamano l’attenzione sull’inammissibilità di mancanza di senso civico
Riporto il breve articolo dell’editoriale “L’Automobile” (ACI) sull’annoso problema dell’occupazione abusiva degli stalli riservati alle persone con disabilità.
L’accessibilità dipende dall’ambiente circostante… dipende da noi.
Fino a quando saremmo costretti a parlare ancora di ‘multe’ per garantire il diritto alla mobilità?
La nostra società è individualista, è vero e stenta ad affermarsi a livello nazionale una cultura dell’accessibilità. Ma il vero problema è di educazione: finché l’attenzione che decliniamo su noi stessi – anche come automobilisti – non sarà applicata anche verso gli altri, non godremo dei vantaggi del vivere civile.
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Cambiare prospettiva si può: “la disabilità è negli occhi di chi guarda”
Gli atleti italiani alle Paralimpiadi di Tokyo 2020
Da giorni si sono chiusi i Giochi paralimpici, ma le imprese e i sorrisi raggianti di molti di quegli atleti restano vivi in noi.
Grazie agli atleti delle Paralimpiadi di Tokyo 2020: a chi ha reso l’Italia orgogliosa, facendoci portare a casa ben 69 medaglie, e non meno a tutti gli atleti che hanno partecipato con impegno e tenacia, che sono per tutti gli Italiani un’iniezione di energia e fiducia in se stessi, negli altri, nel nostro futuro.
I Giochi ci hanno mostrato come l’amore per una passione e la grinta che poniamo nel portarla avanti ci rende persone uniche, hanno dato una grande lezione a tutti noi e sicuramente nel prossimo futuro avvicineranno tanti ragazzi e ragazze – disabili e non disabili – allo sport, nella consapevolezza che la normalità è data dalle diversità, in un mondo che vogliamo sempre più attento e inclusivo.
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“La Nazione” di Arezzo tratta delle barriere architettoniche nella Provincia
L’articolo dimostra – se ce ne fosse bisogno – quanta strada c’e’ da fare ancora in tema di barriere architettoniche nel nostro territorio, nella nostra regione, e chiede di moltiplicare gli sforzi ai nostri Comuni, alle nostre Amministrazioni locali affinché diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione – quali quello alla libera circolazione – possano essere in concreto da tutti esercitati.
Il disagio dei ragazzi che raccontano le loro difficoltà salta agli occhi, ma ben più evidente è la sconfitta di quei territori in cui stenta ancora a farsi strada la cultura dell’accessibilità – termometro del grado di civiltà di un Paese – e che dovrebbe rendere le città vivibili e fruibili per tutti negli spazi urbani, nei trasporti e nei servizi e richiede innanzitutto un’attenzione e una determinazione – oggi e non domani – che non possono essere occasionali, né superficiali. “Se non ora, quando?”
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L’Italia esce a testa alta con ben 40 medaglie. Ora aspettiamo tutti i GIOCHI PARALIMPICI
Il logo delle Olimpiadi
Una continua cascata di emozioni ci hanno regalato i nostri atleti alle Olimpiadi di Tokyo 2020 che ieri hanno chiuso i Giochi, rendendo l’Italia orgogliosa e fiera.
Fra bronzi, argenti e ori, il CONI – presieduto da Giovanni Malagò – ha visto i suoi atleti con le lacrime di gioia agli occhi e tante medaglie al collo, quante mai conquistate fino ad ora dagli azzurri in un’Olimpiade.
Una bella immagine del nostro Paese che rilancia lo sport e non solo… l’entusiasmo, la speranza, la condivisione, la società.
I nostri atleti hanno incarnato i valori dello sport che devono animare anche la vita del nostro Paese: se remiamo tutti insieme le vittorie arriveranno.
E ora non è finita… dal 24 agosto al 5 settembre 2021 attendiamo tutti le Paralimpiadi per nuove sicure emozioni e brividi.
FORZA ITALIA! 🇮🇹
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I nostri spazi urbani parlano di noi, della società e dei suoi valori, pratiche, modi d’uso, progetti. Attraverso le differenti modalità con cui le Amministrazioni – che devono essere guida ed esempio promuovendo così la responsabilità collettiva – e le persone rendono i luoghi, vi si muovono, svolgono le attività quotidiane, le stesse abbattono o innalzano muri sia fisici, materiali che simbolici.
Un parcheggio sulle strisce pedonali
Tante sono ancora le barriere architettoniche presenti nelle nostre città, per le quali è necessaria una maggiore attenzione e intenzione da parte delle Istituzioni ai fini di un abbattimento da attuarsi ‘subito’, e non domani, in emergenza, con immediatezza e non certo con i tempi lunghi della burocrazia, visto che si tratta della libertà e sicurezza di tutti i cittadini.
Non è da tacere però che alle barriere architettoniche già presenti nelle città si aggiungono quotidianamente decine e decine di ostacoli fisici costruiti dai noi cittadini, che nel nostro egoismo e nella nostra arroganza consideriamo le temporanee esigenze personali tali da giustificare qualsiasi inosservanza di norme della legge e del codice della strada e soprattutto di regole di educazione, buon senso e sacrosanta attenzione all’altro. Le vie e i marciapiedi di Firenze non sono il nostro garage ma sono un bene comune, di tutti e tutti hanno il diritto di goderne e usufruirne come hanno il dovere di prendersene cura.
Il problema è innanzitutto culturale perchè alla base delle barriere fisiche ci sono quelle mentali, ben più difficili da sradicare. Dovremmo iniziare tutti a considerare lo spazio dinanzi a uno scivolo alla stregua di un posto occupato e assolutamente non fruibile, convincendoci che il nostro comportamento personale nel rispettare qualsiasi regola è essenziale e determinante per assicurare a tutti gli stessi diritti, compreso quello di libera circolazione.
Una sosta selvaggia non ostacola solo chi è più vulnerabile, ma mina la sicurezza e la libertà di tutti i pedoni. Non si tratta di una visione ingenua e buonista, ma ‘strategica’, implicata con la vita della società e relativa ai diritti e alla solidarietà civile, senza i quali non c’è né benessere, né progresso. Cittadino è chi rispetta le persone e gli spazi. Quando nelle nostre città potremmo dirci tutti cittadini?
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